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La modifica al D.lgs 217

Una occasione da non sprecare , ma servono proposte "vere" .

(Di seguito il testo della prima serie di proposte già inviate ai vertici del Ministero da parte della Federazione Nazionale Coordinamenti VVF)

Milano, lì  02/12/2015

Oggetto: Bozza modifica D.lgs 217  - Proposte di modifica FNC VVF (1a realise)

Illustri,

In questi giorni l'Amministrazione ha presentato la bozza di modifica del D.lgs 217/05, secondo quanto disposto dalla L. 7 agosto 2015, n. 124 "legge Madia".

Pur riconoscendo i limiti imposti dal mandato e l'invarianza complessiva degli oneri, vogliamo esprimere un sostanziale disappunto relativamente agli scarsi contenuti innovativi della proposta.

A parte l'introduzione della Dirigenza Amministrativa ed il nuovo ruolo degli "Aerosoccorritori", figure ormai indispensabili al fine di garantire il buon funzionamento del Corpo, vengono mantenuti molti vincoli relativamente alla progressione in carriera del personale, nonchè una scarsa attenzione ai criteri per le riserve per l'accesso alle carriere iniziali.

Andando con ordine, ci permettiamo di elencare alcune riflessioni, già più volte segnalate da parte della scrivente Federazione:

  • Riserve personale Volontario - seppur eliminata l'elevazione del 10% al Servizio Civile, considerato l'esiguo numero di beneficiari lo riteniamo un atto dovuto, si potevano dirottare le rimanenti riserve del 10% imposti dalla legge al ruolo SATI, collocazione certamente più consona alle mansioni svolte da questi operatori. Nessuna elevazione invece è stata prevista per i nostri volontari a cui rimangono le esigue riserve del 25%. Infatti, ci saremmo aspettati che il 10% delle riserve distolte al servizio civile fosse dirottato a beneficio dei nostri volontari, prevedendo così un'elevazione al 35%. Non potendo pretendere di più, dato che subiamo  le riserve imposte dal Ministero della Difesa pari al 45% per i loro Volontari, un leggero aumento in favore dei nostri volontari avrebbe certamente prodotto molteplici ricadute positive al nostro sistema. Solo per citarne alcune: un incentivo al reclutamento per  aspiranti volontari, dato che i nostri distaccamenti volontari sono a corto di personale se non addirittura chiusi;  diverrebbe una sorta di premialità per i migliori volontari che di questa passione volessero farne una professione; una piccola soluzione nel contrasto al precariato, date le migliaia di Vigili "discontinui" iscritti alle liste e che, come già visto nel concorso da 814, non hanno avuto alcun reale vantaggio a differenza delle altre riserve.
  • Concorsi interni per i passaggi di Ruolo   
    • Relativamente al passaggio a Caposquadra, prevedendo l' accesso ai ruoli esclusivamente ai "vigili coordinatori", ancora una volta registriamo una mancanza di sensibilità nei confronti della meritocrazia. Pur riconoscendo la necessaria esperienza operativa per lo svolgimento della mansione, sarebbe opportuno prevedere la partecipazione al concorso anche ai "vigili esperti" dato che, comunque, vantano oltre dieci anni di servizio. Inoltre, auspichiamo che nei regolamenti concorsuali venga attribuito maggior peso ai titoli posseduti rispetto alla mera anzianità di servizio.
    • Relativamente ai passaggi al ruolo Ispettori, seppur apprezziamo la congrua riserva del 50% al personale interno, non comprendiamo l'inutile vincolo di ben 7 anni di anzianità per poter accedere ai benefici delle riserve. Infatti, tale concorso, prevedendo l'accesso alle carriere iniziali del ruolo con conseguente corso di 9 mesi + 3 di tirocinio, non giustifica il possesso di tale anzianità che invece andrebbe azzerata o riportata al massimo ad un anno. Tale vincolo non è certamente coerente al principio di meritocrazia poichè nega la possibilità ad operatori VVF in giovane età, spesso in possesso di  titoli ben superiori al semplice diploma, di poter accedere a tale concorso. Vogliamo ricordare che fino ad oggi l'accesso al ruolo degli ispettori era riservato esclusivamente a personale prossimo alla pensione, con investimenti formativi significativi e sfruttabili al massimo per qualche anno. Se con tale norma è stato sancito un cambio di rotta, prevedendo in maniera congiunta l'accesso dall'esterno, non trova fondamento alcuno prevedere un'anzianità di servizio pregressa così lunga per beneficiare delle riserve anzidette.
    • In merito all'accesso ai ruoli Direttivi, relativamente alle riserve, trova validità quanto già detto per il ruolo Ispettori. Anche in questo caso, infatti, non trova fondamento il possesso di ben 7 anni di servizio nei ruoli operativi per beneficiare delle riserve di legge.
      Ancor più importante, e assolutamente anacronistico, è invece il fatto di prevedere  esclusivamente la laurea in Ingegneria o Architettura per l'accesso ai ruoli direttivi "operativi". Negli ultimi venti anni i vigili del fuoco hanno allargato il loro campo di competenze, basti pensare a tutte le lauree spendibili nel campo NBCR (Fisica, Chimica, Biologia, tanto per citarne alcune),  nel campo investigativo (Giurisprudenza), nei dissesti idrogeologici (Geologi e Vulcanologi). Una visione miope e settoriale delle competenze a livello dirigenziale non può che esporre il CNVVF ad un "usurpazione" di competenze da parte di altri enti più o meno qualificati (basti pensare alla PC) ma certamente con professionalità più variegate.   Alla luce di ciò sarebbe auspicabile, anche per i direttivi, il rinvio ad un apposito Decreto Ministeriale che individui idonei titoli di studio per l'accesso al ruolo.
    • Sulla creazione del nuovo ruolo dei Direttivi Speciali, non possiamo che contestare con forza tale provvedimento dato che, oltre che risultare iniquo nei confronti dei colleghi laureati, non è supportato da alcuna esigenza tecnico operativa. Infatti, una norma che prevede una promozione praticamente "ad personam", dato l'esiguo numero dei beneficiari  e basata esclusivamente sull'anzianità di servizio, contrasta pesantemente con i criteri generali di equità ed efficienza necessari per il buon funzionamento della PA . Il criterio di equità verrebbe disatteso anche dal fatto che si tratta di un ruolo "ad esaurimento", quindi solo ed esclusivamente per i pochi eletti e nessun altro.  Nono solo,  ma con l'aggravante che questi colleghi "ribalterebbero" l'anzianità di servizio maturata nel ruolo dei Sostituti in quella dei Direttivi, dato che gli "esperti" verrebbero nominati direttamente  Direttori Vice Dirigenti. Inoltre, dato che in termini figurativi manterrebbero la copertura numerica dei Sostituti Direttori, impedirebbero  la promozione a ruolo aperto delle qualifiche immediatamente inferiori. Insomma, oltre al danno anche la beffa dato che gli Ispettori anziani  non potrebbero transitare nei relativi posti di Sostituto Direttore poichè risulterebbero ancora coperti.
    • Modifica degli art. 151 e 154, è di assoluta evidenza la sperequazione che si è creata tra il personale ex CTA ed ex ATA, tutti provenienti da identici concorsi esterni e identiche prove di esame. Sono altresì evidenti le gravi conseguenze che ciò ha determinato al personale ex ATA in termini di progressione di carriera. Il danno arrecato al ruolo degli IAE con l’introduzione del Decreto 217, è comprovato dal fatto che, per tutti gli altri ruoli (VP-CS-CR-IA-SDA-SDAC-SDACE), l’Amministrazione ha proceduto a bandire i concorsi finalizzati all’avanzamento in carriera.  Per gli IAE l’Amministrazione non ha bandito alcun concorso, bloccando di fatto le possibilità di carriera.

 Accesso ai ruoli degli operatori -  pur mantenendo il bacino da cui attingere nelle liste di collocamento, si potrebbe dare priorità nella selezione a chi è iscritto ai quadri volontari. E' noto, infatti, che tanti vigili discontinui, non riuscendo per svariate ragioni a transitare nei quadri permanenti, risultano ormai disoccupati di lunga data e, con una semplice clausula, si potrebbe dar loro un'opportunità per uscire dal baratro della disoccupazione. Il beneficio, seppur molto relativo in termini "quantitativi", risulterebbe molto valido in termini "qualitativi" poichè, oltre che consentire l'accesso a personale che già conosce il l'ambiente lavorativo, sarebbe un forte segnale nei confronti di colleghi meno fortunati ma che nel loro passato  hanno comunque fornito un valido apporto al Corpo Nazionale.

In conclusione, ci teniamo a ribadire che le proposte appena fatte sarebbero a costo zero e, seppur in maniera molto parziale, potrebbero innestare elementi innovativi nel dispositivo oltre che a renderlo certamente più efficiente .

 Nell'auspicio che tali nostre osservazioni possano essere accolte, porgiamo i nostri

Distinti Saluti

Vice Presidente FNC VVF  

Dott. Salvatore Sanfilippo 

Il cittadino non chiede solo Security (Sicurezza) ma anche Safety (Salvaguardia)

COMUNICATO STAMPA

I fatti di Parigi, con l’attacco allo stadio de France e la sanguinosa strage al teatro Bataclan, hanno disseminato il territorio europeo di sconcerto e paura. Ancora oggi la tensione che si avverte in Belgio lascia intendere che può non trattarsi di singoli episodi isolati. Tutta l’Europa è alle prese con un fenomeno terroristico che nessuno si aspettava, a cui però dobbiamo rispondere in maniera concreta. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, i singoli Stati si trovano a dover rafforzare la presenza sul proprio territorio di tutti i dispositivi atti a scongiurare qualsiasi pericolo per l’incolumità dei propri cittadini.  

Sicurezza e soccorso pubblico rappresentano le condizioni irrinunciabili per uno Stato al fine di assicurare la crescita del Paese e per migliorarne il tenore di vita. Governo e Parlamento devono essere i garanti politici della sicurezza di tutti i cittadini, così come i Vigili del Fuoco, principali operatori del soccorso, sono i responsabili materiali del mantenimento della sicurezza medesima e della risoluzione di qualsiasi scenario accidentato.

Non si dimentichi infatti che il Corpo Nazionale ha tra i sui compiti istituzionali anche un ruolo esclusivo nella difesa civile contro la minaccia di attentati terroristici compresi quelli non convenzionali attuati con armi chimiche e batteriologiche, che insieme a tutti gli altri compiti e ai nuovi compiti in materia di lotta agli incendi boschivi, rappresentano la macchina del soccorso tecnico urgente.

Taluni provvedimenti normativi approvati nel corso delle ultime legislature con il fine di fronteggiare la crisi economica che ha investito il Paese, hanno tuttavia avuto l'effetto di limitare le risorse a disposizione del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile compromettendone molto spesso l'operatività.

Oggi vi è una carenza cronica di organico all’interno del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, al di sotto di quelli che sono gli standard europei, compensata con il solo anticipo del turn-over 2016 di sole 355 unità.

Per questo chiediamo che  il Governo per tramite del Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, si  adoperi affinché nel prossimo maxiemendamento da presentare alla Camera dei Deputati in materia di Legge di Stabilità ci siano provvedimenti in favore di materie riguardanti la sicurezza, e che venga previsto lo stanziamento di fondi extra tali da consentire l’immissione in ruolo di ulteriori  2.000 unità di Vigili del Fuoco  permanenti. Si tratterebbe di personale già disponibile in quanto  proveniente dalle graduatorie in corso di validità e che consentirebbe di potenziare gli organici nell’immediato.

Chiediamo inoltre che vengano previsti specifici stanziamenti per il rinnovo del contratto e per l'acquisto di mezzi idonei e moderni.

La nostra associazione con questo appello si unisce e condivide ciò che anche le organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stanno denunciando, cioè una assurda discriminazione tra le forze dello stato, dove si prevedono stanziamenti per le forze di polizia , mentre al momento nulla è previsto per l'unico corpo destinato al soccorso.                   

F.N.C. VV.F.

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COMUNICATO STAMPA

I fatti di Parigi, con l’attacco allo stadio de France e la sanguinosa strage al teatro Bataclan, hanno disseminato il territorio europeo di sconcerto e paura. Ancora oggi la tensione che si avverte in Belgio lascia intendere che può non trattarsi di singoli episodi isolati. Tutta l’Europa è alle prese con un fenomeno terroristico che nessuno si aspettava, a cui però dobbiamo rispondere in maniera concreta. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, i singoli Stati si trovano a dover rafforzare la presenza sul proprio territorio di tutti i dispositivi atti a scongiurare qualsiasi pericolo per l’incolumità dei propri cittadini.  

Sicurezza e soccorso pubblico rappresentano le condizioni irrinunciabili per uno Stato al fine di assicurare la crescita del Paese e per migliorarne il tenore di vita. Governo e Parlamento devono essere i garanti politici della sicurezza di tutti i cittadini, così come i Vigili del Fuoco, principali operatori del soccorso, sono i responsabili materiali del mantenimento della sicurezza medesima e della risoluzione di qualsiasi scenario accidentato.

Non si dimentichi infatti che il Corpo Nazionale ha tra i sui compiti istituzionali anche un ruolo esclusivo nella difesa civile contro la minaccia di attentati terroristici compresi quelli non convenzionali attuati con armi chimiche e batteriologiche, che insieme a tutti gli altri compiti e ai nuovi compiti in materia di lotta agli incendi boschivi, rappresentano la macchina del soccorso tecnico urgente.

Taluni provvedimenti normativi approvati nel corso delle ultime legislature con il fine di fronteggiare la crisi economica che ha investito il Paese, hanno tuttavia avuto l'effetto di limitare le risorse a disposizione del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile compromettendone molto spesso l'operatività.

Oggi vi è una carenza cronica di organico all’interno del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, al di sotto di quelli che sono gli standard europei, compensata con il solo anticipo del turn-over 2016 di sole 355 unità.

Per questo chiediamo che  il Governo per tramite del Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, si  adoperi affinché nel prossimo maxiemendamento da presentare alla Camera dei Deputati in materia di Legge di Stabilità ci siano provvedimenti in favore di materie riguardanti la sicurezza, e che venga previsto lo stanziamento di fondi extra tali da consentire l’immissione in ruolo di ulteriori  2.000 unità di Vigili del Fuoco  permanenti. Si tratterebbe di personale già disponibile in quanto  proveniente dalle graduatorie in corso di validità e che consentirebbe di potenziare gli organici nell’immediato.

Chiediamo inoltre che vengano previsti specifici stanziamenti per il rinnovo del contratto e per l'acquisto di mezzi idonei e moderni.

La nostra associazione con questo appello si unisce e condivide ciò che anche le organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stanno denunciando, cioè una assurda discriminazione tra le forze dello stato, dove si prevedono stanziamenti per le forze di polizia , mentre al momento nulla è previsto per l'unico corpo destinato al soccorso.                   

F.N.C. VV.F.

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