Vigili del fuoco ,

  • Riforma Volontari VVF - Vi diamo 8 validi motivi

     

    RIFORMA DPR 76

    8 MOTIVI PER NON FERMARSI ADESSO

    RIFORMARE IL SISTEMA DI VOLONTARIATO VIGILI DEL FUOCO IN ITALIA

    Dopo due mesi dall'uscita della bozza definitiva per riformare il sistema di volontariato Vigili del Fuoco, siamo stati avvisati che il DPR è in una fase di stallo , riteniamo indispensabile procedere con l'approvazione e la firma del nuovo regolamento e ricordiamo a chi "rema contro" che la riforma serve prima di tutto per risolvere una serie di problemi che elenchiamo in questi 8  punti  ......    lasciando a voi, cari colleghi, ogni riflessione in merito... 

     

    • 1                  I volontari sono retribuiti tanto quanto i permanenti  in base alle ore prestate nell'espletamento del soccorso tecnico urgente, anche se costoro hanno già un lavoro regolarmente retribuito;

    • 2                 I volontari sono contribuiti per un imponibile di € 47,68 giornaliero, anche lavorando solo 10 minuti!

    • 3                 Per diventare Caposquadra Volontario basta un corso on-line di sole 120 ore, per diventare un Caposquadra permanente ci vogliono almeno 20 anni di servizio!

    • 4                 Un graduato volontario può comandare un Vigile del Fuoco Professionista anche con oltre 20 anni di esperienza!

    • 5                 L'attuale Regolamento ha generato decine di migliaia pseudo volontari, interessati solo ed esclusivamente ad effettuare richiami temporanei (retribuiti) presso i Comandi Provinciali. 

    • 6                 Il sistema dei richiami temporanei ha generato migliaia di precari che l'Amministrazione ha dovuto stabilizzare a scapito delle ordinarie procedure  che prevedono regolari concorsi pubblici.

    • 7                 I Funzionari Volontari, figure di discutibile utilità dato che non sono utilizzabili nelle squadre di soccorso tecnico urgente (se non attivati dal Comandante Provinciale) sono equiparate addirittura "Sostituto Direttore Tecnico Antincendi" permanente, figura per la quale occorrono anni e anni di esperienza prima di essere ricoperta dai nostri funzionari! Ma non solo,  in barba ai nostri CS e CR che diventano Ispettori dopo anni di sacrifici, sono gerarchicamente subordinati ad un Funzionario Volontario che, con un semplice diploma di scuola superiore e senza esperienza alcuna sul campo, prenderebbe il comando delle operazioni di soccorso !

    •  8               L’attuale DPR76 (2004) impedisce di fatto la gestione uniforme su tutto il territorio nazionale degli stessi standard di sicurezza , per tutti i cittadini Italiani che invece meriterebbero lo stesso trattamento nell’ ambito della propria incolumità.

    • #RIFORMADPR76 #RIFORMASUBITO  
  • Riordino CNVVF secondo FNCVVF

  • RISERVE CONCORSO VIGILI DEL FUOCO-LODOLINI

    CONCORSI VIGILI DEL FUOCO

    Interrogazione per l'aumento delle riserve di posti per i vigili discontinui \ volontari 

    Grazie Onorevole Emanuele Lodolini ! 

    Atto Camera

    Interrogazione 

    Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa 

    - Per sapere - premesso che:

    Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha potuto negli anni far fronte alle carenze di organico grazie al massivo utilizzo del personale cosi detto “discontinuo” , figura il cui reclutamento e addestramento è disciplinato dal dpr 76 del 2004 , destinato ad essere richiamato in servizio per eccezionali necessità , è stato negli anni impiegato alla stregua di personale precario con gli stessi doveri della componente professionista ma con diritti e tutele praticamente inesistenti ;


    Con le recenti disposizioni in materia di assunzione , il ministero ha finalmente avviato un processo mirato all’utilizzo dei fondi destinati al richiamo dei discontinui , dirottandoli in spesa strutturale al fine di riconoscere un contratto a tempo indeterminato a 2.000 di questi ragazzi .

    Questo ha inevitabilmente ridotto ai minimi termini la possibilità di richiamare in servizio i restanti vigili discontinui che seppur formati si ritrovano praticamente disoccupati  -:


    Tenuto conto che il Dipartimento VVF si appresta a varare un concorso pubblico per titoli ed esami che prevede percentuali di posti riservati a diverse categorie di partecipanti tra le quali quella appunto dei vigili discontinui.

    Considerando che la percentuale riservata ai militari in ferma prefissata prevista dal DL 215 / 2001 risulta essere di gran lunga sproporzionata rispetto a quella prevista invece per il personale discontinuo . 45% a fronte di un 25% .

     

    L’interrogante CHIEDE di conoscere quali siano le ragioni che indurrebbero il Governo a preferire

    l'assunzione nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di personale proveniente dalle Forze Armate a discapito del personale proveniente dall’interno del Corpo stesso, addestrato, motivato e sicuramente più meritevole di vedersi riconosciuto il servizio prestato negli anni al fianco della componente permanente .

     

    CHIEDE che i Ministeri competenti si adoperino per la revisione delle percentuali dei posti riservati alle forze armate (DL 215 del 2001 ) al fine di aumentare le riserve destinate ai vigili del fuoco discontinui/volontari . 

    Interrogazione a risposta in commissione 5-08441

     

  • Safety&Security I VVF CHIEDONO ATTENZIONE

    Il cittadino non chiede solo Security (Sicurezza) ma anche Safety (Salvaguardia)

    COMUNICATO STAMPA

    I fatti di Parigi, con l’attacco allo stadio de France e la sanguinosa strage al teatro Bataclan, hanno disseminato il territorio europeo di sconcerto e paura. Ancora oggi la tensione che si avverte in Belgio lascia intendere che può non trattarsi di singoli episodi isolati. Tutta l’Europa è alle prese con un fenomeno terroristico che nessuno si aspettava, a cui però dobbiamo rispondere in maniera concreta. Nonostante tutte le rassicurazioni del caso, i singoli Stati si trovano a dover rafforzare la presenza sul proprio territorio di tutti i dispositivi atti a scongiurare qualsiasi pericolo per l’incolumità dei propri cittadini.  

    Sicurezza e soccorso pubblico rappresentano le condizioni irrinunciabili per uno Stato al fine di assicurare la crescita del Paese e per migliorarne il tenore di vita. Governo e Parlamento devono essere i garanti politici della sicurezza di tutti i cittadini, così come i Vigili del Fuoco, principali operatori del soccorso, sono i responsabili materiali del mantenimento della sicurezza medesima e della risoluzione di qualsiasi scenario accidentato.

    Non si dimentichi infatti che il Corpo Nazionale ha tra i sui compiti istituzionali anche un ruolo esclusivo nella difesa civile contro la minaccia di attentati terroristici compresi quelli non convenzionali attuati con armi chimiche e batteriologiche, che insieme a tutti gli altri compiti e ai nuovi compiti in materia di lotta agli incendi boschivi, rappresentano la macchina del soccorso tecnico urgente.

    Taluni provvedimenti normativi approvati nel corso delle ultime legislature con il fine di fronteggiare la crisi economica che ha investito il Paese, hanno tuttavia avuto l'effetto di limitare le risorse a disposizione del Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile compromettendone molto spesso l'operatività.

    Oggi vi è una carenza cronica di organico all’interno del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, al di sotto di quelli che sono gli standard europei, compensata con il solo anticipo del turn-over 2016 di sole 355 unità.

    Per questo chiediamo che  il Governo per tramite del Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano, si  adoperi affinché nel prossimo maxiemendamento da presentare alla Camera dei Deputati in materia di Legge di Stabilità ci siano provvedimenti in favore di materie riguardanti la sicurezza, e che venga previsto lo stanziamento di fondi extra tali da consentire l’immissione in ruolo di ulteriori  2.000 unità di Vigili del Fuoco  permanenti. Si tratterebbe di personale già disponibile in quanto  proveniente dalle graduatorie in corso di validità e che consentirebbe di potenziare gli organici nell’immediato.

    Chiediamo inoltre che vengano previsti specifici stanziamenti per il rinnovo del contratto e per l'acquisto di mezzi idonei e moderni.

    La nostra associazione con questo appello si unisce e condivide ciò che anche le organizzazioni sindacali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco stanno denunciando, cioè una assurda discriminazione tra le forze dello stato, dove si prevedono stanziamenti per le forze di polizia , mentre al momento nulla è previsto per l'unico corpo destinato al soccorso.                   

    F.N.C. VV.F.

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  • SCHEMA REGOLAMENTO CONCORSO VVF 2016

    SCHEMA DI REGOLAMENTO DEL CONCORSO PUBBLICO PER VIGILI DEL FUOCO 2016

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  • Terremoto e Soccorso

    Terremoto del 24 agosto 2016

    Intervista al CS Angelo Moroni

    (La commozione negli occhi di chi è preposto al soccorso)

  • Valorizzazione del Corpo Nazionale

     

    Editoriale del 30/12/2019
    di Salvatore Sanfilippo - Vice Presidente FNC-VVF

    Equiparazione: miraggio per pochi ma non per tutti!

    Un congruo stanziamento per la «valorizzazione» del Corpo Nazionale ormai è cosa fatta. Certo, non i 216 milioni necessari ad equiparare i Vigili del Fuoco con la Polizia, ma in tre anni si dovrebbe raggiungere quasi l'80% del budget necessario. In termini di stanziamento, è roba da scrivere negli annali della storia e, se consideriamo i 103 milioni voluti dall'ex Sottosegretario Gianpiero Bocci nel 2017, possiamo cautamente affermare che forse  la politica sta iniziando a  comprendere il valore di questi uomini.

    Come prevedibile, ognuno tenta di accaparrarsi meriti esclusivi e i venti i guerra iniziano a soffiare, ma siamo ancora agli albori ed il bello deve ancora venire. Nella selva di comunicati ufficiali dove, in linea di massima, prevale un cauto ottimismo, qualcuno in pompa magna stappa spumante e pubblica video trionfalistici di stampo mussoliniano che inneggiano alla vittoria. Che poi quale vittoria si celebra non si è proprio capito dato che nulla delle richieste storiche (almeno di questa parte sindacale) è stata raggiunta.  In realtà i meriti sono di tutti, nessuno escluso: ognuno ha perorato la causa sondo il proprio modus operandi. Alla faccia di chi ha sempre sostenuto l'inutilità delle parti sociali!

    Ma la vera lotta (interna) dovrà ancora avvenire proprio nel momento in cui si dovrà trovare una corretta risposta alle aspettative in termini di incrementi salariali del personale. Sarà una lotta  che vedrà un "tutti contro tutti", trasversale a tutte le parti sociali. Una guerra tra categorie, tra generazioni, anziani contro giovani,  "studiati" contro "praticati",  ognuno con valide argomentazioni a supporto e che faranno scaldare i tavoli sindacali e dove questa volta non si escludono "morti" e "feriti" sul campo. Quello che invece sembra avere le idee più chiare di tutti è il Comitato Nazionale Pompieri che chiede la fotocopia dei tabellari della Polizia (i più giovani se ne facciano una ragione).   Alla faccia della specificità del Corpo Nazionale! Diametralmente opposta è invece la linea USB - ma anche CGIL non è lontana da questa linea - che vorrebbe gestire il "tesoretto" utilizzando esclusivamente lo strumento del contratto, così da scongiurare l'arrembaggio dell'alta dirigenza che, di certo, non starà a guardare dalla finestra. Più cauti gli altri confederali, già accusati di aver fortemente influenzato la spartizione del precedente stanziamento di 103 milioni di euro e  dove, in seno al riordino, i balzi in avanti di alcuni noti personaggi hanno suscitato il mal di pancia anche ai più fedeli degli iscritti.

    Ora, se in termini generali è corretto rivendicare l'equiparazione con gli altri Corpi del Comparto Sicurezza - almeno secondo una logica di  valori assoluti di stanziamenti -, non trova fondamento logico una sovrapposizione sic et simpliciter dei tabellari della PS, proprio in virtù della profonda diversità, sia in termini ordinamentali, sia nello svolgimento delle funzioni proprie dei Vigili del Fuoco, soprattutto in termini di rischio operativo, che è molto più alto nelle qualifiche iniziali. Senza considerare poi l'esposizione ad agenti patogeni che portano i Vigili del Fuoco ai vertici delle classifiche (non ufficiali) dei mestieri con il più alto rischio correlato. Alla luce di ciò, appare evidente che non può trovare alcuna giustificazione la sovrapposizione dei tabellari che lascerebbero senza alcun incremento le fasce di vigili più giovani e che, a differenza degli altri Corpi, non hanno la stessa possibilità nella progressione in carriera, essendo basata nei Vigili del Fuoco  quasi esclusivamente per anzianità di servizio.        

    Quest'ultimo aspetto deve essere tenuto in forte considerazione nella valutazione dell'architettura stipendiale di una organizzazione. In polizia, per esempio,  è possibile il passaggio di ruolo anche con pochi anni di servizio: solo 4 anni di anzianità minima per partecipare al concorso a vice sovrintendente, contro i 23 di media per passare alla qualifica di Caposquadra. Se aggiungiamo il fatto che l'incidenza di figure intermedie (come gli ispettori) in polizia supera il 20% dell'organico complessivo (contro il 4% dei VVF), è chiaro che un lavoratore della PS nell'arco della propria carriera ha molte più possibilità di migliorare le propria condizione lavorativa e stipendiale di un Vigile del Fuoco.    Per tali ragioni, una sovrapposizione dei tabellari della PS ai vigili del fuoco  risulterebbe premiante solo per le qualifiche apicali dei vari ruoli che, cm'è noto, registrano le maggiori differenze retributive, lasciando senza variazioni significative quella del ruolo  "Vigili" che, paradossalmente,  necessita di maggiori attenzioni in termini di incremento stipendiale.

    Quindi, se il passaggio per sola anzianità sta dilatando a dismisura i tempi di progressione - lasciando al palo chi, magari, meriterebbe una qualifica più alta -, una soluzione che permetterebbe di collimare le esigenze di anzianità e meritocrazia non può che prevedere il passaggio di ruolo al 50% per esami e 50% per titoli, innestando contemporaneamente nel sistema un criterio incentivante per la permanenza nello stesso ruolo. Il concetto si potrebbe tradurre nell'introduzione di uno scatto convenzionale ogni 4 anni, dopo i 12 necessari per raggiungere la qualifica di coordinatore. Nel pieno rispetto della progressione stipendiale dei tabellari (puri), 3-4 scatti stipendiali nel ruolo, oltre la qualifica apicale, permetterebbero il giusto premio economico per disincentivare il passaggio al ruolo superiore per il personale più anziano.

    Naturalmente, è più facile gridare slogan populistici che fanno presa sui colleghi più distratti che intavolare una serio e proficuo confronto con il personale...

    Buon 2020 a tutti!

  • Vigili del Fuoco - Appello urgente al Governo - Servono fatti

    La FNC VVF LANCIA UN FORTE APPELLO AL GOVERNO 

    E' URGENTE UNA "VALORIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE" DEL CORPO NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO !

    20/09/2016

    Oggetto:Riqualificazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco

    Illustri,

    lo scorso 24 Agosto 2016, il nostro territorio nazionale è stato ancora una volta duramente colpito da una calamità naturale. L’invio sul territorio dei primi mezzi di soccorso provenienti anche da altre Regioni della nostra penisola è risultato alquanto difficoltoso, soprattutto a causa dell’orografia del territorio colpito.

    Ineguagliabile la vicinanza e lo spirito di abnegazione messo in campo da donne e uomini del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco che fin da subito si sono attivati con un unico obiettivo, quello di trarre in salvo il maggior numero di vite umane.

    I ringraziamenti e gli abbracci ricevuti, sembrano aver riavvicinato un mondo politico negli ultimi anni distante anni luce dalle richieste del personale. Un primo stanziamento economico in favore del C.N.VV.F lo si è avuto pochi giorni fa al fine di garantire l’acquisto di nuovi mezzi ed attrezzature sempre più all’avanguardia. Come Federazione attenta alle problematiche del Corpo, auspichiamo sia solo un primo passo verso una totale riqualificazione dell’intera struttura.

    Per quanto concerne il personale auspichiamo che vi sia:

    1)         Il giusto riconoscimento economico che vada ben oltre il contributo straordinario stabilito dalla Legge 28/12/2015 n° 208 e dal credito Art 1 del D.L 66/2014. 

    2)         Attuazione dei decreti attuativi atti a garantire la Specificità del lavoro svolto in base all’Art 19 della legge 183/2010 tenendo in considerazione tutte quelle malattie professionali e psicologiche alle quali la categoria può essere soggetta.

    3)         Riforme dei decreti legislativi appartenenti al C.N.VV.F “decreto 139 del 2006 e decreto 217 del 2005

    4)         Aumento in pianta organica nel ruolo Vigile attraverso lo scorrimento della graduatoria del concorso pubblico ad 814 posti nella qualifica di VV.F ed al contempo certezze sull’uscita di un bando  pubblica.

    Per  il personale Volontario del C.N.VV.F:

    5)         Riforma del D.P.R 76/2004 relativo al personale Volontario Vigili del Fuoco. La nuova bozza è pronta da tempo ma mai attuata.

    E’ bene ricordare che la legge 225/92 vede i Vigili del Fuoco come componente fondamentale del sistema di protezione civile, purtroppo ad oggi è vero solo in parte.

    È necessario conferire al dipartimento dei vigili del fuoco pieni poteri sul coordinamento di tutte le fasi del soccorso, sia per quanto riguarda l'ordinario che per le macro emergenze, soprattutto nei momenti iniziali, onde evitare sovrapposizioni e inutili "competizioni" tra enti,  massimizzando l'efficacia delle risorse messe in campo dallo Stato.

    Speranzosi che parte di quanto richiesto, possa essere oggetto di studio ed approvazione già durante la conversione in legge dei prossimi provvedimenti legislativi “manovra economica”,  in attesa di un cordiale cenno, porgiamo distinti saluti.

                                                                                                                    

    VF D’Anna Ferdinando

    Direttivo Naz.Le F.N.C.VV.F

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