Vigili del fuoco ,

  • Audizione Informale del 23 Novembre 2016 - Vigili del Fuoco Discontinui.

    La F.N.C Vigili del Fuoco presenzia all'audizione informale del 23/11/2016 presso la Camera dei Deputati in Commissione Affari Costituzionali esponendo le problematiche della categoria e lasciando agli atti una memoria scritta di seguito allegata.

    A seguito della convocazione in oggetto, la scrivente Federazione si pregia di lasciare memoria scritta sull'argomento trattato nell'auspicio che tale contributo possa essere di interesse per la risoluzione dell'annosa questione riguardante i Vigili del Fuoco "discontinui". L'impiego del personale volontario in servizio "temporaneo" o "discontinuo", trae origine con la nascita stessa del CNVVF. Infatti, tale modalità di impiego venne già prevista nell'art. 17 Legge 1570 del 1941: " in occasione di pubbliche calamità, di emergenza o di altre particolari necessità, il ministero dell'interno dispone il richiamo temporaneo in servizio continuativo di personale volontario..." . Il richiamo temporaneo fu poi meglio normato nel 1961 con l’art. 70 della L. 469 ed ha sempre mantenuto il carattere straordinarietà: “In occasione di pubbliche calamità, di emergenze o di altre particolari necessità"; successivamente, con l’art. 14 della L. 996/1970 fu apposto un limite massimo alla durata richiamo pari a 20 giorni. Limite che, dieci anni dopo, con l’art 41 della L. 930/1980 venne elevato ad 80 giorni. Successivamente, venti anni dopo, con l’art. 12 co. 1 della L. 246/2000 si estese ancora una volta il limite elevandolo agli attuali 160 giorni all'anno.

    Dalla breve analisi storica emerge subito una considerazione: Il richiamo temporaneo fu istituito per sopperire a situazioni emergenziali, non ordinarie, che prevedevano in rapido incremento dell'organico disponibile per affrontare l'emergenza. Il criterio di "particolare necessità" - che in qualche modo legittimava una reiterazione di "contratti" a termine - nel 2012 è stato eliminato dal legislatore (art. 4 , comma 11 , della legge 183/2011 legge finanziaria 2012) modificando l'articolo 9 del D.lgs 139/06 nei termini seguenti: “ In caso di necessità delle strutture centrali e periferiche del Corpo Nazionale motivate dall’Autorità competente che opera il richiamo “. Sparisce quindi dal testo la parola "particolari (necessità)", stravolgendo nella sostanza la caratteristica principale del richiamo temporaneo, ovvero, la sua straordinarietà. 

     Intervento della FNC VVF

     

  • ASSUNZIONI VVF - SITUAZIONE A FEBBRAIO 2015

    PUBBLICHIAMO DUE UTILI PROSPETTI CON L'AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE ATTUALMENTE VALIDE 

    814 & STABILIZZAZIONE 

    (Agg. Febbraio 2015)

     

  • BANDO VVF 250

    Ecco il "PROBABILE"  testo del bando di concorso

    per 250 vigili del fuoco 

    L'uscita nella gazzetta ufficiale è prevista per il 15 novembre 2016 

     

    Clicca qui per scaricare il bando

    Per informazioni e discussioni iscriviti al gruppo facebook 

  • Caposquadra e Caporeparto Anzianità e Titoli di Studio

     

    Schema di decreto promozione alla Qualifica di Caposquadra – Caporeparto

    ( Testo della Lettera inviata il 25 Settembre 2018 ai vertici Tecnici e Politici del Dipartimento )

    In relazione agli schemi di decreto in oggetto, la scrivente Federazione intende esprimere alcune osservazioni circa i criteri stabiliti negli schemi di decreto al vaglio degli organi competenti.

    In particolare, riteniamo doveroso sottoporre alla Vostra attenzione l’effetto discriminatorio generato dal meccanismo di punteggi relativo ai titoli di studio, ed in particolare, alla riduzione del punteggio per le lauree che non appartengono alle classi di studio in Ingegneria ed Architettura, così come per i diplomi non rientranti nella tabella allegata.

    E’ bene precisare che il passaggio al Ruolo dei Capisquadra/capireparto avviene dopo circa venti anni di servizio e che, come affermato dallo stesso Capo dipartimento in occasione delle recenti audizioni parlamentari sullo schema del decreto sul riordino del Corpo, è intendimento dell’Amministrazione riconoscere, in via prevalente, l’esperienza maturata sul campo dai colleghi che aspirano a ricoprire ruoli di coordinamento operativo. Da qui la scelta di abbandonare il vecchio sistema nei criteri di accesso ai predetti ruoli che prevedeva un “doppio binario”: uno per titoli ed esami, uno solo per titoli (anzianità), prediligendo così il secondo criterio.

    Tale intendimento - dalla scrivente Federazione contestato in svariate occasioni, dato che di fatto  vengono annullati importanti aspetti meritocratici - contrasta con la logica discriminatoria innescata nella scala punteggi dei titoli, in particolare, la penalizzazione di qualsiasi laurea che non sia ingegneria o architettura. Analogo discorso vale per l'effetto discriminante di alcuni diplomi tecnici, a scapito della generalità degli altri diplomi.

    Il Caposquadra, infatti, non è un ingegnere ma un coordinatore, un team builder , dove nessuna garanzia su questi aspetti è proferita dal possesso della laurea in ingegneria o architettura.  Non solo, ma l’ampliamento delle competenze del Corpo Nazionale, necessità di una pluralità di conoscenze, non rinvenibili (o solo in maniera parziale) nei citati titoli accademici, tali da trovare una premialità nelle procedure concorsuali.     

    A titolo di esempio, citiamo alcune importanti conoscenze necessarie nello svolgimento delle attività del Corpo:  competenze giuridiche, per le funzioni di polizia giudiziaria; chimiche, fiche, biologiche per i delicati aspetti legati alla difesa civile da attacchi non convenzionali (NBCR); psicologiche e umanistiche in genere, per l’area formazione e nella gestione della squadra.

    Infine, non meno importante, bisogna considerare le ripercussioni sugli aspetti motivazionali che ricadrebbero sul personale, data la pesante discriminazione subita sia tra i diplomati che tra i laureati in discipline diverse da quelle elencate.

    Sempre secondo la logica dell'esperienza maturata poi, chiediamo venga riconosciuta anche l'anzianità di servizio espletata in qualità di volontario/discontinuo e del servizio di leva svolto nel Corpo (limitatamente ai giorni effettivamente espletati).

    Infatti, come noto, il servizio svolto dai volontari, ai sensi di legge è uguale a quello svolto dal personale permanente, non trova quindi giustificazione il mancato riconoscimento di questa importante esperienza che di certo hanno contribuito fattivamente nella formazione professionale del Vigile del Fuoco.

    Nella speranza di aver fornito un valido contributo, auspichiamo si possano apportare le modifiche richieste, orientando la scala punteggi esclusivamente sul livello di studi raggiunto, a prescindere dalla natura degli stessi e valorizzando inoltre anche l'esperienza degli ex volontari oggi permanenti.

  • Ci sarà mai più la tanto auspicata unità sindacale?

    Non passa giorno che nei luoghi di lavoro, nei social e in tutti i luoghi di aggregazione,  non ci sia qualcuno che rivendichi l'unità sindacale per un ritorno alla lotta - quella dura di un tempo -, con un obiettivo chiaro:  ridare dignità al Corpo Nazionale!  Vorrei osservare, per inciso, che la dignità ce l'abbiamo sempre avuta e non l'abbiamo mai persa! Quello che abbiamo perso, semmai,  è il potere di acquisto, la salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro, l'efficienza dei mezzi, la meritocrazia. Tutto ciò non è perdita di dignità, ma perdita di "rispetto" per un lavoro che, in termini di rischio, sai da dove inizia ma non sai mai dove finisce!

     Tornando al tema iniziale circa l'unità sindacale, ci si domanda del perchè le OO.SS. fanno così fatica a trovare una comunione di  strategie operative, così da esercitare il loro  attività di lotta e di negoziazionein forma congiunta.

     Il problema non è certamente quello di individuare gli  obiettivi comuni, quelli già ci sono. Uno su tutti: l'aumento di stipendio.  

    La questione non è certo semplice, ma volendo individuare le principali  cause della  frammentazione dei Sindacati, possiamo elencarne alcune   ritenute particolarmente caratterizzanti: 

    • La necessità di "differenziazione" tra le varie organizzazioni sindacali.

    Se storicamente  i tre sindacati confederali avevano una chiara connotazione politica - quindi capaci di attrarre a se una tipologia di lavoratori con un chiaro orientamento politico - oggi, la perdita di identità degli stessi partiti, si traduce nella mancanza di  sicure "ancore ideologiche" per il lavoratore, che è al tempo stesso un elettore. Non esiste più la classica relazione,ad es. tra cislini  e area cattolica o  tra CGIL e area politica di sinistra. Tutto ciò oggi non è più strettamente correlabile, basti pensare che da uno studio della CGIL emergeva che la maggior parte degli operai del Nord era iscritto con la CGIL ma votava Lega Nord. Il pensiero politico oggi  è trasformista, trasversale ed il concetto di partito è svuotato di significato per far spazio al  ruolo determinante del di leader. Il perseguimento di strategie unitarie,anche solo per grandi temi, rischia di confondere l'immagine di una singola sigla e  di calmierare lo spirito competitivo intersindacale.

     A tal proposito, affievolita l'ancora ideologica, sarebbe interessante approfondire tra i lavoratori quali siano i fattori di scelta delle propria Organizzazione Sindacale.

    • Diminuzione del tasso di sindacalizzazione

    In termini generali, in Italia negli ultimi 40 anni assistiamo ad una lenta e costante diminuzione del "tasso di sindacalizzazione" (rapporto tra iscritti e totale dei lavoratori). Tale disaffezione o allontanamento è certamente correlato alla perdita di fiducia verso le organizzazioni, non certo avulse da scandali o gestioni discutibili del potere loro conferito. Tale scenario,  ha diviso i lavoratori: da un lato troviamo i più "radicalizzati", i meno moderati e che ancora sono parte attiva del sindacato, ma in virtù del loro grande senso di appartenenza fomentano lotte fratricide tra organizzazioni o, spesso, anche all'interno della loro  organizzazione; da un altro verso, troviamo il partito dei non tesserati che  spesso diventano ostili con chi li rappresenta o, tutt'al più, indifferenti alle politiche sindacali. In entrambi i casi, l'input all'unità sindacale viene meno. 

    Il passaggio dei Vigili  del fuoco nel "comparto pubblicistico ", inoltre,   non ha certamente giovato ad innescare un clima di fiducia verso le OO.SS.

    Com'è noto, con la L. 252/04 i Vigili del Fuoco vengono inseriti nel così detto comparto "pubblicistico", variandone il precedente  regime negoziale che era di tipo "privatistico". Tra le tante differenze vi è certamente una riduzione del potere negoziale dello OO.SS. che ora devono sottostare ad un regime di regole più rigide e che tolgono a loro diverse facoltà negoziali.   A  seguito di tale cambiamento,infatti, vengono normati numerosi aspetti del rapporto d’impiego attraverso l'uso di decreti, quindi di emanazione politica, togliendo di fatto spazio alla contrattazione collettiva. Tale aspetto, non di poco conto, ha generato nei lavoratori una percezione di fallimento dell'attività  dei Sindacati,   relegati, spesso, nei provvedimenti  amministrativi, al solo "sentite le OO.SS."

    • variazione delle dinamiche comunicative con l'avvento dei canali "social"

    Una caratteristica fondamentale dei nuovi canali comunicativi è quello di raggiungere un elevatissimo numero di persone ad un costo praticamente nullo. Tale facoltà permette a chiunque di diffondere le proprie idee ed intercettare su larga scala pensieri comuni, anche se di poche decine di unità.

    Tale strumento incentiva la frammentazione dell'offerta sindacale, che nei fatti vede il proliferare di sigle, ognuna con un obiettivo diverso, ognuna con un target specifico. Va da se che un siffatto sistema tenderà certamente alla disgregazione e non all'unione sindacale proprio per via dell'aumento di elementi concorrenziali intersindacali.

     Lo scopo di questa analisi, ovviamente, non è quello di fornire una risposta univoca e certa ad un fenomeno assai complesso, ma è quello di  offrire uno spunto di riflessione per i lavoratori, i quali si trovano di frequente ad invocare, giustamente, l'unità sindacale come efficace strumento di lotta, ignorando,  qualche  volta, le  rilevanti difficoltà che si frappongono alla realizzazione  di tale obiettivo.

    A questo punto, in uno scenario tendente alla  frammentazione - a prescindere dalle motivazioni che lo hanno generato - ci si domanda: "Come si evolveranno le strategie sindacali?   Quale sarà il futuro per il sindacalismo moderno?"

     

    Salvatore Sanfilippo

     

     

  • Concorso Vice Direttori VVF - RICHIESTE DEL PERSONALE VF

    La FNC VVF appoggia le rivendicazioni del " Comitato VVF Aspiranti Vice Direttori "......... Pubblichiamo e faremo nostra anche questa iniziativa che reclama più attenzione ai laureati vigili del fuoco . .

    E' auspicabile che in futuro un Comandante VF provenga dalla carriera iniziale VF !!! 

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    Concorso Vice Direttori

    Lettera aperta ai vertici del Ministero dell’Interno e del Dipartimento Vigili del Fuoco

    “Futuri Comandanti VVF :  Valorizzare le professionalità e l’esperienza nel soccorso”

    ..............

    Chiediamo che al personale già appartenente al Corpo Nazionale Vigili del Fuoco , in possesso dei requisiti di Laurea richiesti dal Bando , vengano riconosciute quelle priorità di accesso sia in termini di punteggio aggiuntivo  ma soprattutto  per quanto riguarda le modalità di pre-selezione, alle quali il personale interno dovrebbe venire esonerato. 

     

    Chiediamo altresì che la percentuale dei posti riservati al personale interno (attualmente 20% post esami) sia innalzata al 40% .

    Nella certezza di aver suscitato il giusto interesse e la dovuta attenzione al problema , restiamo in attesa di riscontri urgenti .

    Roma, 20 aprile 2015

     

    Il Comitato VVF Aspiranti Vice Direttori                      

    SCARICA LETTERA COMPLETA 

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  • Concorso Vigili del Fuoco_FNC_ CONSIDERAZIONE TITOLI

     

    Ancona 15-03-2016

     

    Oggetto: Proposta valutazione titoli schema decreto  concorso pubblico accesso ai Ruoli di Vigile del Fuoco

    Ill.mi,

    in riferimentoal bando di concorso per l'accesso al ruolo di Vigile del Fuoco  (prevista per quest’anno),  l'Amministrazione VVF  ha predisposto una prima bozza di modifica al Regolamento di concorso DM. 163 / 08, nota diffusa con protocollo 002622 del 03-03-2016.

    In un'ottica di fattiva collaborazione con l'Amministrazione, abbiamo il piacere di far pervenire alle SS.LL. alcune considerazioni circa la tabella dei titoli proposta nello schema di Regolamento del bando in oggetto, con l'auspicio tali considerazioni possano contribuire ad una stesura definitiva del Regolamento concorsuale.

    Dopo una ricognizione effettuata tramite i nostri social network, abbiamo raccolto e sintetizzato tutte le osservazioni del personale permanente che, da profondo conoscitore dei fabbisogni del personale operativo - in termini di competenze e conoscenze -, ha permesso di effettuare  ....... CONTINUA A LEGGERE .....

    SCARICA LETTERA INTEGRALE

     

  • CONCORSO VVF 2016 - NO AI FACILI ENTUSIASMI

       

    CONCORSO VVF 2016

    Come esultare per nulla ……

    6 novembre ’15

     

    Nuovo bando VVF nel 2016 …. Tutti lo sapevano !

    Ma chi oggi esulta per l’invio della  richiesta di autorizzazione , forse non si rende conto che uscirà senza copertura economica speciale , ma con copertura ordinaria !

     

    Restiamo perplessi nel leggere i comunicati di due Sigle Sindacali VVF nei quali si annuncia in pompa magna la richiesta di autorizzazione a bandire un nuovo Concorso Pubblico .

    Prima di tutto perchè questa richiesta era già in programma e quindi non cè nulla di nuovo se non il numerico dei posti messi a concorso (circa 500 unità) .

    Ma soprattutto non riusciamo a comprendere I motivi di tanto entusiasmo quando invece è chiaro che l’intenzione dell’amministrazione è quella di “finanziare” questa nuova procedura concorsuale senza stanziare risorse straordinarie  e sottraendo i già “miseri” fondi derivanti dal turn over 2016 !

    Paradossalmente rischiamo di darci la classica “zappa sui piedi” perché vincolare la copertura dei vincitori del nuovo concorso con fondi comunque destinati ad assumere idonei delle graduatorie vigenti potrebbe creare un vuoto di assunzioni per gli anni 2016 \ 2017 .

    Va ricordato infatti che la nuova graduatoria non sarà pronta prima di fine 2017 , quindi in sostanza è come  togliere benzina ad un’ automobile già in riserva (ma perfettamente funzionante) per travasarla ad una macchina nuova alla quale manca ancora il motore .

    Infatti il problema non è il " nuovo concorso " che giustamente in tanti stanno aspettando, quanto piuttosto prevedere per lo stesso una copertura economica aggiuntiva. Come FNC avevamo già proposto di utilizzare parte dei 30 mln. di euro ancora disponibili per il richiamo del personale volontario.

    C’è ben poco da esultare quindi dal momento che allo stato attuale non vi sarà alcun aumento di organico ma soltanto un aumento delle graduatorie !  

    Come F.N.C. VV.F. , a nome di tutti i colleghi associati, chiediamo che queste OO SS si impegnino affinchè i “titolari delle automobili” rimedino altra benzina per far funzionare entrambe le vetture (tre contando anche i restanti idonei della stabilizzazione 2007).

    Ad esempio con assunzioni “straordinarie” quantificabili in 3000 unità nei prossimi 2 anni .

    Questo si che sarebbe motivo di esultanza per tutti !

    SCARICA LA LETTERA PDF

  • DgL 217 quale meritocrazia ?

     RIFORMA 217, COSI' NON VA'!!


    Sparisce il concetto di meritocrazia!

    Passaggi di ruolo ingessati, mediamente servono  20 anni di anzianità per passare a CS -  concorsi nel ruolo "Ispettore" riservato (come al solito) agli "anziani" con almeno 7 anni di servizio. Negli altri corpi non è richiesta alcuna anzianità per  concorre  negli analoghi ruoli.

    Istituzione del ruolo "Direttivi Speciali",  ulteriore bonus per pochi eletti! Come se non bastasse l'infinita catena di progressione in carriera nel ruolo Ispettori (Vice Ispettore - Ispettore - Ispettore Esperto - Sostituto Direttore - Sostituto Direttore Capo - Sostituto Direttore Capo Esperto - Sostituto Direttore Capo Esperto con Scatto), adesso si vuole dare un ulteriore premio elargendo un posto da Direttivo (non è previsto nessun concorso) e derogando addirittura il possesso della Laurea Magistrale! Ricordiamo che il ruolo degli Ispettorie Sostituti Direttori compongono solo il 4% di tutto l'organico teorico e meno del 2% dell'organico reale!!

    Ricordiamo pure che l'istituzione di tale ruolo assorbirà risorse che potrebbero essere destinate agli altri ruoli!

    Vincolo della di Laurea In Ingegneria e Architettura per l'accesso ai ruoli direttivi, la solita casta! Tutte le Pubbliche Amministrazioni ammetto lauree molto variegate per l'accesso ai ruoli direttivi, ciò garantisce un ampio ventaglio di competenze all'interno della propria dirigenza, permettendo uno sviluppo ampio  ed efficiente.

    Nei  Vigili del Fuoco i titoli di accesso per i ruoli  vengono stabiliti con un DM, regolamento snello e di rapida emanazione, ma qualcuno ha pensato bene di fare un'eccezione vincolando alla fonte (solo per questo ruolo) il titolo necessario,...

    .....non si sa mai  a qualcuno  potesse venire la felice idea di cambiare idea...

  • Diventa Socio FNC VVF

     

    DIVENTA SOCIO 2017

     

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  • DPI VVF Proposte migliorative Vers1

    STUDIO MIGLIORATIVO   D.P.I.  VV.F

    -COMPLETO ANTIFIAMMA \ ANTICADUTA -

    La FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COORDINAMENTI VVF  (FNC  www.fncvvf.it ) , annovera tra i suoi obiettivi quello di proporre miglioramenti anche di carattere tecnico al fine di rendere sicura ed efficace l’opera che i vigili del fuoco nel quotidiano adempimento del proprio lavoro .

    Nel rispetto delle competenze e in un’ottica volta a stimolare il dibattito sulla sicurezza dell’operatore , chiederemo la collaborazione e la condivisione a tutte le Organizzazioni Sindacali di categoria , questo a dimostrazione che non vogliamo sostituirci a nessuno ma intendiamo portare coesione su obiettivi che nella loro semplicità porteranno comunque piccoli ma importanti miglioramenti.

    A tale scopo si è deciso di istituire un nuovo gruppo di lavoro,  al fine di poter studiare , confrontare e revisionare le attuali dotazioni antifiammae anticaduta.

    Impegno di tale gruppo è quello di elaborare una proposta da presentare all’amministrazione e ai rappresentanti dei lavoratori del CNVVF , prendendo spunto dalle idee ed esperienze dei nostri colleghi ed elencando una serie di modifiche FUNZIONALI da apportare in tempi rapidi . Preziose testimonianze verranno dalle dotazioni dei colleghi esteri, dalle loro valutazioni,  con un occhio sempre sui costi , dal momento che è sempre uno dei vincoli che al Dipartimento impongono  .

    Insomma l’obiettivo è aprire un filo diretto tra le necessità riscontrate sul campo e la macchina burocratica che dovrebbe fornirci gli strumenti per lavorare al meglio.

    Per questo confidiamo nell’ aiuto di tutti .

    SCARICA L'ALLEGATO :  PROGETTO DPI FNCVVF vers.1

     

    La FNC è un’associazione formata da Vigili del Fuoco Professionisti e da  Volontari\Discontinui  , propone soluzioni a problematiche che coinvolgono tutti i colleghi . Senza fini di lucro e con l’unico obiettivo finalizzato alla sensibilizzazione degli  organi  preposti  a migliorare la macchina del Soccorso Tecnico Urgente. 

     

     

    primo incontro 3° step dei lavori :                                       BOLOGNA 27/03/2015 

    RELAZIONE I° INCONTRO TRA FNC-BOLOGNA E FORNITORE MATERIALI VVF

    (Petzl)

  • GRADUATORIA MOBILITA' VIGILI DEL FUOCO

    GRADUATORIA MOBILITA' VIGILI GENERICI 

    Mobilità prevista per luglio 2015

  • Incontri istituzionali 25 luglio 2017

    Roma , 25 luglio 2017

    Cari Amici e Colleghi,

    nella giornata del 25 Luglio scorso una delegazione FNC ha avuto alcuni incontri istituzionali programmati da tempo. Nello specifico, sono stati incontrati: l'On. Rosato (PD), Capogruppo alla Camera ed il Sottosegretario On. Bocci, Sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco, Onorevole Marilena Fabbri (firmataria risoluzione Fiano) , Prefetto Giovanni Bruno , direttore centrale Risorse Umane VVF .

    I temi trattati sono stati tanti:     Riforma 217, Riordino del CNVVF  e meritocrazia al posto dell'anzianità , separazione liste tra volontari e discontinui, potenzialità della "Risoluzione Fiano", assunzioni da concorso "814", prospettive e tempistiche del nuovo concorso 250 , possibilità di un concorso interno, riconoscimento anzianità di servizio per i giorni espletati da Vigile Discontinuo.

    Data la vastità dei temi trattati, elenchiamo con estrema sintesi quanto emerso dagli incontri, rimandandovi a i nostri tradizionali canali "social" per ulteriori approfondimenti.

    ...... continua...

    SCARICA L'INTERA RELAZIONE IN PDF 

    ______________________

  • NUOVO CONCORSO A CHE PUNTO SIAMO ?

    Come Associazione che si occupa di vigili del fuoco abbiamo seguito le varie fasi che si sono precedute alla preparazione del nuovo bando di concorso per la qualifica di vigile del fuoco .

    Pur rimarcando che al momento ci sono migliaia di idonei assumibili del vecchio concorso "814" posti , siamo altresi consapevoli e talmente lungimiranti nell' affermare che una nuova procedura concorsuale debba assolutamente comparire in Gazzetta Ufficiale entro settembre \ottobre  2016 . 

    Ci auguriamo che il Ministero non perda tempo e che dia seguito a quanto già annunciato negli scorsi mesi . 

    F.N.C. V.V.F. 

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  • Riconoscimento anzianità di servizio VVA e VD

     

     Riconoscimento anzianità di servizio personale volontario transitato nei ruoli permanenti

                                                                                                                                           
     Ministro degli Interni
    On. Marco Minniti

    Sottosegretario di Stato con delega ai Vigili del Fuoco
    On. Giampiero Bocci

     Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile
    Pref. Bruno Frattasi

    Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
    Ing. Gioacchino Giomi

    Illustri , 

    nell'apprendere da fonti sindacali che il provvedimento contente le norme di riordino del CNVVF sia in dirittura d'arrivo, ci risulta che il testo non abbia subito significativi cambiamenti circa il riconoscimento della meritocrazia nelle progressioni in carriera.   In particolare, è stato mantenuto il criterio dell'anzianità di servizio per i passaggi di Ruolo, prescindendo da selezioni meritocratiche nei passaggi al Ruolo di Caposquadra ed Ispettore.

    Secondo tale ottica, interpretiamo sia intendimento della politica e dell'Amministrazione la necessità di valorizzare l'esperienza professionale maturata negli anni dal personale operativo, ritenuta come criterio preponderante nell'avanzamento di carriera. La scrivente Associazione con svariate note ha messo in evidenza le criticità di tale logica che porterebbe nel futuro prossimo all'allungamento dei tempi necessari per il passaggio a CS (oggi siamo intorno ai 22 anni di servizio) e, addirittura, alla scomparsa della qualifica di Caporeparto data l'elevata età media in ingresso del personale permanente registrata nell'ultimo decennio.

    Coerentemente con questa linea, nell'incontro dello scorso Luglio con il Sottosegretario avevamo paventato l'opportunità di inserire nel provvedimento in parola una norma volta a riconoscere l'anzianità di servizio maturata dal personale volontario nei passaggi di qualifica, limitatamente ai giorni di servizio effettivamente espletati in qualità di "discontinuo".  

    A supporto della nostra richiesta, la scrivente Associazione si è avvalsa di diversi pareri legali i quali evidenziano di come altre Amministrazioni abbiano già riconosciuto il servizio espletato al personale oggetto di stabilizzazione o, comunque, transitato a tempo indeterminato.  Altre Amministrazioni che invece si sono opposte, sono state soccombenti nelle numerose vertenze poste in essere dal personale stabilizzato (basti pensare al personale precario della scuola che con sentenza Cass. 22552/2016, sentenza Corte di Appello di Milano del 28 febbraio 2017 e altre, che hanno riconosciuta l'anzianità di servizio maturata prima del transito a tempo indeterminato).

    Inoltre, il riordino del Corpo vede l'istituzione di una nuova indennità di "specificità" finalizzata a premiare economicamente l'anzianità di servizio, in analogia con l'indennità di "funzione" prevista per il personale della Polizia di Stato.   Anche in questo caso, così come previsto per le forze di polizia[1]  - che riconoscono addirittura il servizio di leva svolto nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco -  chiediamo venga riconosciuta per il computo dell'Assegno di Specificità anche per il personale del Corpo l'anzianità di servizio prestato in seno ad altre Amministrazioni, oltre che il servizio di leva e i giorni prestati come "discontinuo".

    Tali iniziative, oltre a placare il malcontento diffuso nel personale più giovane - che vede addirittura ridurre a poche decine di euro l'aumento stipendiale previsto , permetterà certamente di valorizzare l'esperienza pregressa in seno all'Amministrazione.

    Nell'auspicio che tali semplici iniziative possano essere adottate nei provvedimenti in corso, l'occasione è gradita per porgere i nostri  distinti saluti.

     

    [1] DPR 51/2009 art. 8 commi:
    4. Ai fini dell'applicazione dei benefici previsti nei commi precedenti, per il compimento delle prescritte anzianita' e' valutato il servizio comunque prestato senza demerito nelle Forze di polizia e  nelle Forze armate.

    1. A decorrere dal 31 dicembre 2008 e a valere dall'anno 2009, ai fini dell'applicazione dei benefici previsti dal presente articolo, per il compimento delle prescritte anzianita' e' valutato il servizio comunque prestato senza demerito nel soppresso ruolo delle vigilatrici penitenziarie.
    2. A decorrere dal 31 dicembre 2008 e a valere dall'anno 2009, ai fini dell'applicazione dei benefici previsti dal presente articolo, per il compimento delle prescritte anzianita' e' valutato il servizio di leva prestato nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

     

    Istanze FNC VVF sul riconoscimento dell'anzianità di servizio 

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  • Riforma 217 non troviamo meritocrazia


    La FNC VVF  è composta prevalentemente da una nuova generazione di Vigili del Fuoco,

    lontano da certi giochi di potere e finalizzata solo ed esclusivamente al miglioramento del Corpo Nazionale.

     

    Un grande "Think Tank" finalizzato ad un confronto sui principali temi che caratterizzano la nostra vita

    lavorativa e che ambisce a suggerire soluzioni tecniche per il miglioramento del sistema di Soccorso.

    Sulla scorta di questa mission, non possiamo fare a meno di evidenziare alcune storture contenute in

    questa bozza e di proporre alcune modifiche a beneficio delle migliaia di giovani che negli ultimi anni, grazie

    al Suo impegno politico, hanno potuto coronare il loro sogno di diventare Vigili del Fuoco.

    Nello specifico, vorremo evidenziare che la bozza non supera le precedenti ingessature sulle progressioni in carriera:

    • I passaggi di qualifica a caposquadra possono avvenire solo dopo 15 anni di servizio (che nella

    realtà si traducono in almeno 20 anni). Ora, basti pensare che negli ultimi 6/7 anni l'ingresso nel

    Corpo è stato caratterizzato da ultratrentenni - certamente con un livello culturale superiore alla

    media preesistente -, che tra dieci anni ci troveremo di fronte a dei potenziali candidati per il

    passaggio nel Ruolo prossimi all'età pensionabile; addirittura, assisteremo all'estinzione totale della

    figura del Caporeparto. Inoltre non esiste alcun criterio meritocratico nella selezione dei futuri

    capisquadra - figura da noi ritenuta la più importante dell'intero apparato - e che oggi affrontano

    responsabilità e difficoltà sempre maggiori, non certamente delegabili alla mera anzianità di

    servizio. Alla luce di ciò, chiediamo che al concorso per tale passaggio si possa partecipare anche da

    "Vigile Esperto", previo esame, con una valutazione ampia dei titoli (sia di studio che professionali).

    • Relativamente ai passaggi al ruolo Ispettori, seppur apprezziamo la congrua riserva del 50% al

    personale interno, non comprendiamo l'inutile vincolo di ben 7 anni di anzianità per poter

    accedere ai benefici delle riserve. Infatti, tale concorso, prevedendo l'accesso alle carriere iniziali

    del Ruolo con conseguente corso di 6 mesi + 3 di tirocinio, non giustifica il possesso di tale

    anzianità che, invece, andrebbe azzerata o riportata al massimo a 3 anni, così come avviene negli

    altri Corpi dello Stato (in polizia non vi è alcun limite minimo di anzianità). Tale vincolo non è

    certamente coerente al principio di meritocrazia poichè nega la possibilità ad operatori VVF in

    giovane età, spesso in possesso di titoli ben superiori al semplice diploma tecnico, di poter

    accedere a tale concorso. Vogliamo ricordare che fino ad oggi l'accesso al ruolo degli ispettori era

    riservato esclusivamente a personale prossimo alla pensione, con investimenti formativi

    significativi e sfruttabili al massimo per qualche anno. Se con tale norma è stato sancito un cambio

    di rotta, prevedendo in maniera congiunta l'accesso dall'esterno, non trova fondamento alcuno

    prevedere un'anzianità di servizio pregressa così lunga per beneficiare delle riserve anzidette.

    • In merito all'accesso ai ruoli Direttivi, trova validità quanto già detto per il ruolo Ispettori. Anche

    in questo caso, infatti, non trova fondamento il possesso di ben 7 anni di servizio nei ruoli

    operativi per beneficiare delle riserve di legge. Ancor più importante, e assolutamente

    anacronistico, è invece il fatto di prevedere esclusivamente la laurea in Ingegneria o Architettura

    per l'accesso ai ruoli direttivi "operativi". Negli ultimi venti anni i vigili del fuoco hanno allargato il

    loro campo di competenze - basti pensare a tutte le lauree spendibili nel campo NBCR (Fisica,

    Chimica, Biologia, tanto per citarne alcune), nel campo investigativo (Giurisprudenza), nei dissesti

    idrogeologici (Geologi e Vulcanologi). Una visione miope e settoriale, se non addirittura

    corporativa, che settorializza le competenze a livello dirigenziale esponendo il CNVVF ad un

    "usurpazione" di competenze da parte di altri enti, più o meno qualificati. Alla luce di ciò sarebbe

    auspicabile, anche per i direttivi, il rinvio ad un apposito Decreto Ministeriale che individui idonei

    titoli di studio per l'accesso al Ruolo allargando anche ad altre lauree la possibilità di accesso.

    • Nella bozza proposta, sono sparite le figure dei Sostituti Direttori. Condividendo appieno

    l'eliminazione di questa figura (la riteniamo un vero e proprio duplicato), non si chiarisce però se

    costoro verranno inseriti in un apposito ruolo ad esaurimento o, come paventato nelle prime

    bozze, verranno promossi in maniera indiscriminata a "direttivi", pur senza alcun titolo di studio

    valido per il Ruolo.

     

    In estrema sintesi, le nostre proposte sono finalizzate a dare maggiore flessibilità alle progressioni verticali, innestando il criterio della meritocrazia, ad oggi praticamente assente nel sistema ordinamentale. La nuova  generazione di Vigili del Fuoco non possono tollerare l'ennesima beffa di "sanatorie" volte a soddisfare una base sindacale vecchia e avvezza a logiche lontane dal nostro pensiero.

  • Riforma 217 non troviamo meritocrazia


    La FNC VVF  è composta prevalentemente da una nuova generazione di Vigili del Fuoco,

    lontano da certi giochi di potere e finalizzata solo ed esclusivamente al miglioramento del Corpo Nazionale.

     

    Un grande "Think Tank" finalizzato ad un confronto sui principali temi che caratterizzano la nostra vita

    lavorativa e che ambisce a suggerire soluzioni tecniche per il miglioramento del sistema di Soccorso.

    Sulla scorta di questa mission, non possiamo fare a meno di evidenziare alcune storture contenute in

    questa bozza e di proporre alcune modifiche a beneficio delle migliaia di giovani che negli ultimi anni, grazie

    al Suo impegno politico, hanno potuto coronare il loro sogno di diventare Vigili del Fuoco.

    Nello specifico, vorremo evidenziare che la bozza non supera le precedenti ingessature sulle progressioni in carriera:

    • I passaggi di qualifica a caposquadra possono avvenire solo dopo 15 anni di servizio (che nella

    realtà si traducono in almeno 20 anni). Ora, basti pensare che negli ultimi 6/7 anni l'ingresso nel

    Corpo è stato caratterizzato da ultratrentenni - certamente con un livello culturale superiore alla

    media preesistente -, che tra dieci anni ci troveremo di fronte a dei potenziali candidati per il

    passaggio nel Ruolo prossimi all'età pensionabile; addirittura, assisteremo all'estinzione totale della

    figura del Caporeparto. Inoltre non esiste alcun criterio meritocratico nella selezione dei futuri

    capisquadra - figura da noi ritenuta la più importante dell'intero apparato - e che oggi affrontano

    responsabilità e difficoltà sempre maggiori, non certamente delegabili alla mera anzianità di

    servizio. Alla luce di ciò, chiediamo che al concorso per tale passaggio si possa partecipare anche da

    "Vigile Esperto", previo esame, con una valutazione ampia dei titoli (sia di studio che professionali).

    • Relativamente ai passaggi al ruolo Ispettori, seppur apprezziamo la congrua riserva del 50% al

    personale interno, non comprendiamo l'inutile vincolo di ben 7 anni di anzianità per poter

    accedere ai benefici delle riserve. Infatti, tale concorso, prevedendo l'accesso alle carriere iniziali

    del Ruolo con conseguente corso di 6 mesi + 3 di tirocinio, non giustifica il possesso di tale

    anzianità che, invece, andrebbe azzerata o riportata al massimo a 3 anni, così come avviene negli

    altri Corpi dello Stato (in polizia non vi è alcun limite minimo di anzianità). Tale vincolo non è

    certamente coerente al principio di meritocrazia poichè nega la possibilità ad operatori VVF in

    giovane età, spesso in possesso di titoli ben superiori al semplice diploma tecnico, di poter

    accedere a tale concorso. Vogliamo ricordare che fino ad oggi l'accesso al ruolo degli ispettori era

    riservato esclusivamente a personale prossimo alla pensione, con investimenti formativi

    significativi e sfruttabili al massimo per qualche anno. Se con tale norma è stato sancito un cambio

    di rotta, prevedendo in maniera congiunta l'accesso dall'esterno, non trova fondamento alcuno

    prevedere un'anzianità di servizio pregressa così lunga per beneficiare delle riserve anzidette.

    • In merito all'accesso ai ruoli Direttivi, trova validità quanto già detto per il ruolo Ispettori. Anche

    in questo caso, infatti, non trova fondamento il possesso di ben 7 anni di servizio nei ruoli

    operativi per beneficiare delle riserve di legge. Ancor più importante, e assolutamente

    anacronistico, è invece il fatto di prevedere esclusivamente la laurea in Ingegneria o Architettura

    per l'accesso ai ruoli direttivi "operativi". Negli ultimi venti anni i vigili del fuoco hanno allargato il

    loro campo di competenze - basti pensare a tutte le lauree spendibili nel campo NBCR (Fisica,

    Chimica, Biologia, tanto per citarne alcune), nel campo investigativo (Giurisprudenza), nei dissesti

    idrogeologici (Geologi e Vulcanologi). Una visione miope e settoriale, se non addirittura

    corporativa, che settorializza le competenze a livello dirigenziale esponendo il CNVVF ad un

    "usurpazione" di competenze da parte di altri enti, più o meno qualificati. Alla luce di ciò sarebbe

    auspicabile, anche per i direttivi, il rinvio ad un apposito Decreto Ministeriale che individui idonei

    titoli di studio per l'accesso al Ruolo allargando anche ad altre lauree la possibilità di accesso.

    • Nella bozza proposta, sono sparite le figure dei Sostituti Direttori. Condividendo appieno

    l'eliminazione di questa figura (la riteniamo un vero e proprio duplicato), non si chiarisce però se

    costoro verranno inseriti in un apposito ruolo ad esaurimento o, come paventato nelle prime

    bozze, verranno promossi in maniera indiscriminata a "direttivi", pur senza alcun titolo di studio

    valido per il Ruolo.

     

    In estrema sintesi, le nostre proposte sono finalizzate a dare maggiore flessibilità alle progressioni verticali, innestando il criterio della meritocrazia, ad oggi praticamente assente nel sistema ordinamentale. La nuova  generazione di Vigili del Fuoco non possono tollerare l'ennesima beffa di "sanatorie" volte a soddisfare una base sindacale vecchia e avvezza a logiche lontane dal nostro pensiero.

     

    ____________________________

     

  • RIFORMA DL 217 VIGILI DEL FUOCO

    La modifica al D.lgs 217

    Una occasione da non sprecare , ma servono proposte "vere".

    (Di seguito il testo della prima serie di proposte già inviate ai vertici del Ministero da parte della Federazione Nazionale Coordinamenti VVF)

    Milano, lì  02/12/2015

    Oggetto: Bozza modifica D.lgs 217  - Proposte di modifica FNC VVF (1a realise)

    Illustri,

    In questi giorni l'Amministrazione ha presentato la bozza di modifica del D.lgs 217/05, secondo quanto disposto dalla L. 7 agosto 2015, n. 124 "legge Madia".

    Pur riconoscendo i limiti imposti dal mandato e l'invarianza complessiva degli oneri, vogliamo esprimere un sostanziale disappunto relativamente agli scarsi contenuti innovativi della proposta.

    A parte l'introduzione della Dirigenza Amministrativa ed il nuovo ruolo degli "Aerosoccorritori", figure ormai indispensabili al fine di garantire il buon funzionamento del Corpo, vengono mantenuti molti vincoli relativamente alla progressione in carriera del personale, nonchè una scarsa attenzione ai criteri per le riserve per l'accesso alle carriere iniziali.

    Andando con ordine, ci permettiamo di elencare alcune riflessioni, già più volte segnalate da parte della scrivente Federazione:

    • Riserve personale Volontario - seppur eliminata l'elevazione del 10% al Servizio Civile, considerato l'esiguo numero di beneficiari lo riteniamo un atto dovuto, si potevano dirottare le rimanenti riserve del 10% imposti dalla legge al ruolo SATI, collocazione certamente più consona alle mansioni svolte da questi operatori. Nessuna elevazione invece è stata prevista per i nostri volontari a cui rimangono le esigue riserve del 25%. Infatti, ci saremmo aspettati che il 10% delle riserve distolte al servizio civile fosse dirottato a beneficio dei nostri volontari, prevedendo così un'elevazione al 35%. Non potendo pretendere di più, dato che subiamo  le riserve imposte dal Ministero della Difesa pari al 45% per i loro Volontari, un leggero aumento in favore dei nostri volontari avrebbe certamente prodotto molteplici ricadute positive al nostro sistema. Solo per citarne alcune: un incentivo al reclutamento per  aspiranti volontari, dato che i nostri distaccamenti volontari sono a corto di personale se non addirittura chiusi;  diverrebbe una sorta di premialità per i migliori volontari che di questa passione volessero farne una professione; una piccola soluzione nel contrasto al precariato, date le migliaia di Vigili "discontinui" iscritti alle liste e che, come già visto nel concorso da 814, non hanno avuto alcun reale vantaggio a differenza delle altre riserve.
    • Concorsi interni per i passaggi di Ruolo   
      • Relativamente al passaggio a Caposquadra, prevedendo l' accesso ai ruoli esclusivamente ai "vigili coordinatori", ancora una volta registriamo una mancanza di sensibilità nei confronti della meritocrazia. Pur riconoscendo la necessaria esperienza operativa per lo svolgimento della mansione, sarebbe opportuno prevedere la partecipazione al concorso anche ai "vigili esperti" dato che, comunque, vantano oltre dieci anni di servizio. Inoltre, auspichiamo che nei regolamenti concorsuali venga attribuito maggior peso ai titoli posseduti rispetto alla mera anzianità di servizio.
      • Relativamente ai passaggi al ruolo Ispettori, seppur apprezziamo la congrua riserva del 50% al personale interno, non comprendiamo l'inutile vincolo di ben 7 anni di anzianità per poter accedere ai benefici delle riserve. Infatti, tale concorso, prevedendo l'accesso alle carriere iniziali del ruolo con conseguente corso di 9 mesi + 3 di tirocinio, non giustifica il possesso di tale anzianità che invece andrebbe azzerata o riportata al massimo ad un anno. Tale vincolo non è certamente coerente al principio di meritocrazia poichè nega la possibilità ad operatori VVF in giovane età, spesso in possesso di  titoli ben superiori al semplice diploma, di poter accedere a tale concorso. Vogliamo ricordare che fino ad oggi l'accesso al ruolo degli ispettori era riservato esclusivamente a personale prossimo alla pensione, con investimenti formativi significativi e sfruttabili al massimo per qualche anno. Se con tale norma è stato sancito un cambio di rotta, prevedendo in maniera congiunta l'accesso dall'esterno, non trova fondamento alcuno prevedere un'anzianità di servizio pregressa così lunga per beneficiare delle riserve anzidette.
      • In merito all'accesso ai ruoli Direttivi,relativamente alle riserve, trova validità quanto già detto per il ruolo Ispettori. Anche in questo caso, infatti, non trova fondamento il possesso di ben 7 anni di servizio nei ruoli operativi per beneficiare delle riserve di legge.
        Ancor più importante, e assolutamente anacronistico, è invece il fatto di prevedere  esclusivamente la laurea in Ingegneria o Architettura per l'accesso ai ruoli direttivi "operativi". Negli ultimi venti anni i vigili del fuoco hanno allargato il loro campo di competenze, basti pensare a tutte le lauree spendibili nel campo NBCR (Fisica, Chimica, Biologia, tanto per citarne alcune),  nel campo investigativo (Giurisprudenza), nei dissesti idrogeologici (Geologi e Vulcanologi). Una visione miope e settoriale delle competenze a livello dirigenziale non può che esporre il CNVVF ad un "usurpazione" di competenze da parte di altri enti più o meno qualificati (basti pensare alla PC) ma certamente con professionalità più variegate.   Alla luce di ciò sarebbe auspicabile, anche per i direttivi, il rinvio ad un apposito Decreto Ministeriale che individui idonei titoli di studio per l'accesso al ruolo.
      • Sulla creazione del nuovo ruolo dei Direttivi Speciali, non possiamo che contestare con forza tale provvedimento dato che, oltre che risultare iniquo nei confronti dei colleghi laureati, non è supportato da alcuna esigenza tecnico operativa. Infatti, una norma che prevede una promozione praticamente "ad personam", dato l'esiguo numero dei beneficiari  e basata esclusivamente sull'anzianità di servizio, contrasta pesantemente con i criteri generali di equità ed efficienza necessari per il buon funzionamento della PA . Il criterio di equità verrebbe disatteso anche dal fatto che si tratta di un ruolo "ad esaurimento", quindi solo ed esclusivamente per i pochi eletti e nessun altro.  Nono solo,  ma con l'aggravante che questi colleghi "ribalterebbero" l'anzianità di servizio maturata nel ruolo dei Sostituti in quella dei Direttivi, dato che gli "esperti" verrebbero nominati direttamente  Direttori Vice Dirigenti. Inoltre, dato che in termini figurativi manterrebbero la copertura numerica dei Sostituti Direttori, impedirebbero  la promozione a ruolo aperto delle qualifiche immediatamente inferiori. Insomma, oltre al danno anche la beffa dato che gli Ispettori anziani  non potrebbero transitare nei relativi posti di Sostituto Direttore poichè risulterebbero ancora coperti.
      • Modifica degli art. 151 e 154, è di assoluta evidenza la sperequazione che si è creata tra il personale ex CTA ed ex ATA, tutti provenienti da identici concorsi esterni e identiche prove di esame. Sono altresì evidenti le gravi conseguenze che ciò ha determinato al personale ex ATA in termini di progressione di carriera. Il danno arrecato al ruolo degli IAE con l’introduzione del Decreto 217, è comprovato dal fatto che, per tutti gli altri ruoli (VP-CS-CR-IA-SDA-SDAC-SDACE), l’Amministrazione ha proceduto a bandire i concorsi finalizzati all’avanzamento in carriera.  Per gli IAE l’Amministrazione non ha bandito alcun concorso, bloccando di fatto le possibilità di carriera.

     Accesso ai ruoli degli operatori -  pur mantenendo il bacino da cui attingere nelle liste di collocamento, si potrebbe dare priorità nella selezione a chi è iscritto ai quadri volontari. E' noto, infatti, che tanti vigili discontinui, non riuscendo per svariate ragioni a transitare nei quadri permanenti, risultano ormai disoccupati di lunga data e, con una semplice clausula, si potrebbe dar loro un'opportunità per uscire dal baratro della disoccupazione. Il beneficio, seppur molto relativo in termini "quantitativi", risulterebbe molto valido in termini "qualitativi" poichè, oltre che consentire l'accesso a personale che già conosce il l'ambiente lavorativo, sarebbe un forte segnale nei confronti di colleghi meno fortunati ma che nel loro passato  hanno comunque fornito un valido apporto al Corpo Nazionale.

    In conclusione, ci teniamo a ribadire che le proposte appena fatte sarebbero a costo zero e, seppur in maniera molto parziale, potrebbero innestare elementi innovativi nel dispositivo oltre che a renderlo certamente più efficiente .

     Nell'auspicio che tali nostre osservazioni possano essere accolte, porgiamo i nostri

    Distinti Saluti

    Vice Presidente FNC VVF  

    Dott. Salvatore Sanfilippo 

  • Riforma ordinamentale CNVVF - Proposte FNCVVF

    Scarica la nostra proposta di riforma Meritocratica