Tabellari lordi riferiti all'ultimo rinnovo contrattuale

(Fonti: per la Polizia, DPR D.P.R. 1 ottobre 2010, n. 184; per Vigili del Fuoco, DPR 19 novembre 2010 n. 251)

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 UNA POSSIBILE SOLUZIONE ? ?   ...  rinnovo contratto, assegno specificità e revisione delle qualifiche !

NON E' ASSOLUTAMENTE VERO CHE ENTRARE NEL COMPARTO SICUREZZA CI CAMBIEREBBE LA SITUAZIONE

Introduzione

La recente sentenza della Corte Costituzionale sull'illegittimità del mancato rinnovo dei Contratti di Lavoro nel mondo del pubblico impiego, scaduti ormai da 7 anni (fermi al rinnovo del biennio economico 200/2009) sta fomentando una ventata di proteste tra i dipendenti pubblici e levando minacciosi "venti di guerra" nel mondo sindacale. Nel caso dei Vigili del Fuoco, il mancato rinnovo contrattuale e l'inadeguato stanziamento di risorse nell'ultima Legge di Stabilità (relativa al 2016) - solo 7 milioni di euro che, di fatto, ne hanno impedito l'apertura della trattative - unite ad una sperequazione retributiva e contributiva con altri Corpi affini per struttura organizzativa e mansioni, ha reso il tavolo delle trattative ancora più delicato. Nel caso specifico dei Vigili del Fuoco, al fine di valutare e quantificare una eventuale sperequazione economica con altri Corpi, il confronto più naturale è certamente con la Polizia di Stato, sia per il fatto che si tratta di Corpi afferenti entrambi al Ministero degli Interni, sia per similitudine nella struttura organizzativa, praticamente sovrapponibile. Il confronto con la PS non è certo una novità, esso infatti alimenta discussioni sindacali sin da tempi ormai lontani. Discussioni divenute sempre più animante dopo il passaggio dei Vigili del Fuoco dal regime privatistico a quello pubblicistico con la L. 252/2004. In questo frangente, si è discusso sulla la possibilità (necessità) di inserire i Vigili del Fuoco all'interno del comparto di negoziazione dei Corpi di Polizia, cosiddetto "Comparto Sicurezza", al fine di allinearne le retribuzioni e concentrare le trattative. Alla fine la scelta del Governo fu quella di istituire un comparto di negoziazione autonomo per il CNVVF , riconoscendone una specificità tale da non permettere una aggregazione con altri Corpi dello Stato, pur destinando in maniera proporzionale le risorse economiche. E' d'obbligo però sottolineare che, seppure negli ultimi anni siano state destinate uguali risorse ai due Comparti di negoziazione, nulla è stato fatto per il risanamento del divario retributivo e contributivo ereditato dal passato.

Lo scopo di questa analisi è proprio quello di individuare e quantificare eventuali divari retributivi tra i due Corpi, soprattutto alla luce delle recenti modifiche in atto a livello di "Leggi ordinamentali" del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Viene effettuata quindi una rapida disamina composizione degli organici nei vari ruoli e qualifiche, quindi confrontati i relativi stipendi tabellari. L'analisi non tiene conto degli elementi accessori dei contratti data l'estrema variabilità delle voci e la non uniforme applicazione a tutto il personale , ci si li limita a confrontare solo ed esclusivamente gli elementi fissi e continuativi della retribuzione definiti dai rispettivi tabellari ( per la Polizia di Stato si fa riferimento al rinnovo contrattuale del biennio economico 2008/2009 recepito con il DPR D.P.R. 1 ottobre 2010, n. 184; per i Vigili del Fuoco, sempre per lo stesso biennio economico, al DPR 19 novembre 2010 n. 251). Inoltre, in considerazione della variabilità nel tempo dei tabellari - come , ad esempio, l'indennità di funzione percepita dal personale di Polizia ai 17, 27 e 32 anni di servizio - viene fatta una simulazione "dinamica" della variazione stipendiale per ruolo nel passare degli anni, fornendo risultati più che interessanti.

In seno ad una valutazione "dinamica" sull'incremento dei tabellari all'aumentare dell'anzianità di servizio, un'attenzione particolare va dedicata ai "fattori incrementali", ovvero, all'aumento di stipendio nei passaggi di qualifica. Come si evincerà dai grafici, uno dei principali fattori sperequativi tra i due Corpi è proprio dovuto al bassissimo incremento che si registra nei Vigili del Fuoco rispetto alle analoghe qualifiche della PS. Tale divario è molto marcato nei ruoli iniziali di Vigile e CS/CR, situazione inversa si registra invece a partire dal ruolo Ispettore/Sostituto dove l'incremento è più marcato nei Vigili del Fuoco rispetto alla PS. Infine, l'analisi esclude il Ruolo dei Direttivi per via della diversa composizione degli elementi retributivi, tra cui, la significativa incidenza di premi legati al risultato e la scarsa sovrapponibilità di alcune parti accessorie nello stipendio finale.

Ben coscienti che tale lavoro non può ritenersi esaustivo nell'affrontare una tematica così complessa, rimandando ad uno specifico studio il confronto delle parti variabili degli stipendi (indennità accessorie), auspichiamo possa quantomeno servire a riunire in unico documento dati provenienti da svariate fonti e resi maggiormente fruibili da semplici tabelle di consultazione e grafici di sintesi.

Salvatore Sanfilippo Vice Pres. FNC-VVF